- 1) Il Consiglio Nazionale si riunisce a Palermo, l’annuncio del Presidente
- 2) Erasmus italiano, una nuova occasione per gli studenti universitari
- 3) Salone del Libro 2024: cultura, diritto allo studio e buoni libro allo stand di Edisu Piemonte
- 4) Il presidente di Andisu incontra il direttore di Ersu Palermo. I 39 enti italiani per il diritto allo studio a luglio in Sicilia
- 5) L’Andisu a Catania per rilanciare la sfida del diritto allo studio universitario partendo dal Sud del Paese
- 6) Incontro tra il Presidente Andisu ed Ersu Enna
- 7) ll Presidente Andisu visita l'Ersu di Messina: Un incontro per potenziare la collaborazione
- 8) Studenti universitari campani, al via il contest fotografico sugli alloggi
- 9) ARDSU Basilicata al fianco degli studenti, prenotazione online dei pasti anche a Matera
- 10) Il Parlamento Europeo Giovani sbarca a Potenza
- 11) Salute e sicurezza alimentare, Erdis Marche e il progetto che guarda al futuro nelle mense di Urbino
- 12) Settimana Nazionale della Celiachia 2024, Ersu Cagliari inclusiva anche a tavola
- 13) Alla mensa dell’UMG di Catanzaro giornata di sensibilizzazione sulla celiachia promossa da Fondazione UMG, AIC Calabria e Scamar
Come ho avuto più volte modo di osservare abbiamo la fortuna di vivere in un Paese in cui il diritto allo studio è un diritto costituzionale. Ma spetta a tutti noi insieme lavorare per la piena attuazione di questo diritto.
Gli impegni delle ultime settimane, che mi hanno portato a incontrare e confrontarmi con colleghi di varie regioni, sono state occasioni per riscoprire e riaffermare l'importanza del fare rete. Tra di noi, in primis: tra Andisu e gli enti ed organismi per il diritto allo studio che associa, ma anche con il mondo delle istituzioni locali e con il Ministero dell'Università e Ricerca.
Abbiamo davanti a noi delle sfide estremamente importanti e serve collaborazione tra tutte le parti coinvolte per raggiungere gli obiettivi comuni. L'anno accademico è infatti avviato alla sua conclusione, ma sappiamo bene che dopo la pausa estiva ci troveremo a fare fronte a una popolazione studentesca che sempre più si rivolge al mondo del diritto allo studio chiedendo servizi. Insieme al tema delle borse di studio su cui siamo quotidianamente impegnati, bisognerà tenere conto delle esigenze abitative degli studenti e studentesse universitari, sia per quel che riguarda i borsisti, meritevoli e privi di mezzi, sia per i posti letto a libero mercato. Un lavoro che ci deve vedere cooperare con gli enti locali, con i privati e con il Mur che ha pubblicato un bando che servirà a realizzare 60.000 nuovi posti letto entro giugno 2026. Un obiettivo ambizioso e sfidante, che potrà davvero incidere sulla competitività del nostro sistema con una crescita importante dell’offerta.
Un esempio, dunque, di come fare rete è sempre più importante e necessario. Anche per questo vi annuncio che lunedì 1 e martedì 2 luglio si svolgerà a Palermo il Consiglio Nazionale che riunirà i 39 organismi italiani del diritto allo studio. Un'occasione per confrontarci sui temi che ci toccheranno da vicino nel prossimo futuro. Un'occasione per fare rete!
Era stato annunciato dal Ministero dell’Università e Ricerca e dal prossimo anno scolastico sarà un'opportunità per gli studenti universitari: l’Erasmus Italiano.
L’iniziativa partirà nel prossimo autunno e consentirà di usufruire di percorsi didattici e formativi in altre università italiane, rispetto a quelle in cui si è iscritti. Una nuova frontiera per la formazione e mobilità del nostro paese.
A presentare il progetto, giovedì 9 maggio, presso lo stand di Edisu Piemonte al Salone Internazionale del Libro a Torino, è stato il Dirigente del Mur, il Dottor Paolo Sciascia, accompagnato dal Presidente di ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti, che ha dato informazioni al pubblico sul supporto e l’organizzazione- che garantiranno la buona riuscita del progetto- messa in campo dagli enti del diritto allo studio.
Nella cornice culturale di una delle manifestazioni nel campo dell’editoria più attese e seguite d’Italia, il Ministero ha illustrato le linee guida di questo nuovo percorso di mobilità nazionale e ha risposto alle domande sollevate dai giovani presenti allo stand e dagli studenti collegati alle dirette social organizzate da ANDISU ed Edisu Piemonte.
Un incontro per raccogliere richieste, curiosità e riflettere insieme sull’opportunità futura presentata dal Ministero.
A presentare il progetto il Dottor Paolo Sciascia, Dirigente del MUR: “Si tratta di una nuova opportunità di mobilità: fare esperienza in una Università diversa rispetto a quella nella quale ci si è iscritti. Lo studente può fare gli esami in un’altra Università e vedersi riconosciuti i crediti nella propria Università d’origine. Si può attivare sia per le lauree triennali che per quelle magistrali. Si tratta della prima applicazione di uno strumento che nasce da una riforma del DM 270 che ha previsto che le Università possano stipulare delle Convenzioni fra di loro e riconoscersi le attività formative fatte in un’altra Università. Questa riforma del 2023 ha modificato il decreto ministeriale e poi la legge di bilancio ha stanziato 3 milioni di euro per quest’anno e 7 nel prossimo anno per finanziare le borse di studio per gli studenti interessati a questo programma di mobilità”.
Sulle modalità di esecuzione, il Dirigente ha aggiunto: “L’importo della borsa di studio verrà decisa dalle singole Università e dalle loro Convenzioni singole. Abbiamo fissato un importo massimo della borsa di studio di 1000 euro al mese. Non è escluso che l’Erasmus possa funzionare anche fra Regioni vicine e se le spese per lo studente quindi saranno minori sarà l’Università a stabilire l’importo.
Il MUR non indica un minimo di finanziamenti da erogare ai vincitori delle borse di studio, ma un massimo da distribuire fra le Università. Primo passaggio: verranno pubblicati i bandi dalle Università che si occuperanno della selezione degli studenti e diranno quanti verranno selezionati”.
Sulle tempistiche dell’avvio, Sciascia ha spiegato: “Entro settembre le Università ci dovranno dire quanti sono gli studenti selezionati. Prima ci saranno i bandi delle Università, la raccolta delle domande e la selezione degli studenti. A quel punto assegneremo le risorse entro novembre e già potranno partire i programmi. Come Ministero stiamo dando tutte le informazioni, sul sito trovate già una sezione sull’Erasmus italiano e poi metteremo le varie Convenzioni delle Università per capire quali hanno aderito al programma”.
Alcuni esempi di mobilità interna in Italia già ci sono stati e sono virtuosi: per esempio l’Università di Bergamo permise questo percorso di mobilità agli studenti dell’Università della Calabria. A tal proposito il Dirigente MUR ha aggiunto: “Confidiamo in una maggiore diffusione dello spostamento degli studenti grazie all’incentivo economico. Siamo ancora in una fase sperimentale, ma per ora sta andando bene perché stiamo raccogliendo interesse da parte delle Università e vedremo quante Convenzioni saranno sottoscritte. La buona riuscita di questo strumento e il messaggio che culturalmente passerà è importante. Il Pnrr chiede flessibilità e interdisciplinarità dei corsi di studio e questo è un tassello in più”.
A intervenire durante la presentazione è stato anche il Presidente di ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti, che ha raccontato in che modo l’attività del diritto allo studio si inserisce in questo progetto, ricordando gli obiettivi e la funzionalità dell’Associazione: “Il sistema del diritto allo studio è un pezzo essenziale dell’Alta Formazione del nostro paese ed è contenuto anche nella nostra Costituzione. Il nostro paese delega alle Regioni questo compito tramite gli organismi dsu, ogni Regione ha una sua struttura differente (in alcune ci sono più enti presenti, in altre sono gli Atenei a svolgere il servizio), ma tutte queste realtà stanno insieme all’interno dell’associazione nazionale ANDISU. Fare diritto allo studio vuol incidere anche sulla qualità della vita delle studentesse e degli studenti, offrendo degli strumenti ulteriori anche al di fuori delle lezioni universitarie”.
Su come contribuirà ANDISU nel progetto: “Sono felice di questo progetto del Ministero perché è un'occasione straordinaria, stiamo traslando un’ottima opportunità europea all’interno del sistema nazionale. I vari sistemi universitari del nostro paese offrono ottimi servizi formativi e culturali e credo che quindi l’esperienza dell’Erasmus nazionale sia un’ottima opportunità. Da Presidente nazionale sto conoscendo i vari servizi straordinari messi in campo dai vari enti regionali e vorrei che molti vivessero questa esperienza”.
ul supporto che verrà dato dagli enti del diritto allo studio, Sciretti ha aggiunto: “Come nell’Erasmus europeo gli enti dsu gestiscono e hanno un ruolo essenziale in uscita e in entrata grazie anche ai bandi di mobilità così sarà per l’Erasmus italiano. Sarà fondamentale, in una dinamica di scambio di esperienze fra Atenei italiani, mettere a disposizione i servizi del dsu come le residenze, le mense, ma anche i servizi sportivi e culturali. Gli enti dsu non saranno solo utili, ma saranno parte dello sviluppo strategico del percorso. Questa integrazione fra realtà universitarie diverse gioverà molto anche in vista del problema dell “'inverno demografico”: entro un paio d’anni diminuirà infatti la quota dei 19enni e quindi degli iscritti all’Università. Il progetto rappresenta l’occasione per far conoscere le varie eccellenze universitarie territoriali e tutto ciò si può fare anche attraverso il diritto allo studio. Il nostro obiettivo è quello di aumentare la percentuale di studenti universitarie e questo si può fare promuovendo le eccellenze universitarie italiane e i servizi del diritto allo studio. Abbiamo un sistema degli enti che è molto dinamico ed è pronto ad adattarsi a questa novità”.
A proposito di novità, nel dettaglio potranno usufruire all’Erasmus nazionale chi ha un ISEE inferiore ai 36000 euro, ma per quanto riguarda i criteri- fra i quali il numero di esami sostenuti- saranno le varie Università a stabilirli.
L’Erasmus italiano consentirà un minimo di 3 e un massimo di 6 mesi di mobilità. Una nuova frontiera di crescita professionale e personale.
Il mese di maggio ha visto il consueto appuntamento con il Salone Internazionale del Libro, che si è svolto a Torino da giovedì 9 a lunedì 13. Cinque giorni in cui il diritto allo studio è stato protagonista con Edisu Piemonte che, per il terzo anno consecutivo, ha partecipato alla kermesse con un suo stand e con un ricco calendario di incontri ed eventi.
Immancabile, dopo il successo della scorsa edizione, l'appuntamento con i “Buoni di leggere”, buoni da 10 euro distribuiti agli studenti e le studentesse piemontesi per l'acquisto di libri negli stand del Salone. Grazie alle risorse stanziate da Edisu Piemonte e al contributo dato degli Atenei Piemontesi è stato possibile quest'anno erogare quasi quattromila buoni ad altrettanti universitari.
Lo stand di Edisu, che quest'anno ha avuto come tema l'internazionalizzazione, rappresentando le numerosissime nazionalità degli studenti e studentesse che usufruiscono dei servizi dell'Ente, ha visto alternarsi momenti di cultura e spettacolo a occasioni di approfondimento sui temi che interessano il mondo universitario.
A partire dall'incontro con i dirigenti del Ministero dell'Università e Ricerca che hanno presentato il nuovo progetto di Erasmus Italiano, per arrivare alla presentazione delle Universiadi di Torino 2025 con la partecipazione della mascotte ToTag.
Proprio dallo stand del Salone del Libro Edisu Piemonte ha lanciato il contest “Be a changemaker for a sustainable campus” nell'ambito del progetto di Erasmus + finanziato dall'Unione Europea per promuovere il concetto di ‘Sustainable Campus’ inteso come un campus che riduce la propria impronta ecologica, promuove l’inclusione, la giustizia sociale ed ambientale e si impegna nell’implementazione degli SDGs dell’Agenda 2030.
Come detto sono state numerose anche le presentazioni di libri, alternati a momenti di musica e spettacolo con l'appuntamento fisso dei ragazzi e delle ragazze di To Vision, i giovani cantanti e musicisti delle scuole superiori di Torino. E nel weekend con l'intrattenimento di Danilo Vizzini tra musica e cabaret.
E, infine, non sono mancati i momenti di orientamento sul diritto allo studio rivolto ai più piccoli: grazie a Bombetta Book che ha intrattenuto i bimbi e le bimbe delle scuole elementari, e agli studenti e studentesse dell'istituto Beccari che hanno raccontato del progetto di Pcto che li vede protagonisti nella gestione del bar dell'aula studio Michelangelo, inaugurato lo scorso aprile.
E ora l'appuntamento è all'edizione 2025!
Il presidente Andisu sbarca in Sicilia per incontrare gli enti regionali per il diritto allo studio universitario dell’Isola. La prima tappa è stata nel capoluogo siciliano. Presso i locali dell’ERSU Palermo, giorno 7 maggio scorso, si è svolto l’incontro tra il direttore dell’ente per il diritto allo studio universitario della Sicilia occidentale, Ernesto Bruno, e il presidente di Andisu, Alessandro Ciro Sciretti.
Al centro dell’incontro la promozione del diritto allo studio universitario, mettendo in rete gli enti con le regioni, le università e il ministero dell’Università per coordinare la programmazione degli interventi e delle risorse in favore degli studenti, nella direzione del pieno accesso agli studi universitari.
Durante l’incontro, il direttore Ernesto Bruno ha presentato le politiche portate avanti dalla governance dell’ERSU Palermo, mettendo in evidenza gli sforzi compiuti in tema di erogazione di borse di studio: proprio in quei giorni a Palermo era stata deliberata la copertura di 1.400 borse di studio in più rispetto allo scorso anno accademico, con la soddisfazione del 100% degli studenti di secondo anno e successivi e il 75% degli studenti di primo anno (percentuale che crescerà in caso di ulteriori risorse reperite). ERSU Palermo è l’Ente che attua gli interventi per il diritto allo studio universitario destinati ai circa 50mila studenti iscritti presso l’Università degli Studi di Palermo, la LUMSA di Palermo – Dipartimento di Giurisprudenza, economia e comunicazione, l’Accademia di BB.AA. di Palermo, l’Accademia di BB.AA. “Kandinskij” di Trapani, l’Accademia di BB.AA. e del Restauro “Abadir” di San Martino delle Scale, l’Accademia di BB.AA. “Michelangelo” di Agrigento, il Conservatorio di Musica “A. Scarlatti” di Palermo, il Conservatorio di Musica “Scontrino” di Trapani e il Conservatorio di Musica “Toscanini” di Ribera.
Quest’anno accademico l’ente del capoluogo siciliano ha assegnato 11.400 borse di studio con importi sino a 7.655,00 euro.
Durante l’incontro è stata anche affrontato il tema della residenzialità: il direttore Bruno ha evidenziato l’impegno del C. di A. e dell’Amministrazione ERSU Palermo per reperire nuovi immobili da destinare a residenze universitarie con la possibilità di utilizzare le risorse del PNRR.
“Insieme al tema delle borse di studio su cui ANDISU è quotidianamente impegnata, è importantissimo far crescere il numero di posti letto destinati a tutte le studentesse e studenti universitari, nonché i posti letto per il diritto allo studio – ha dichiarato il presidente ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti – quindi sia per i borsisti, meritevoli e privi di mezzi, sia i posti letto per il mercato: questo si sta facendo grazie al bando da 1,2 milioni di euro che il Mur ha pubblicato e che servirà a realizzare 60.000 nuovi posti letto entro giugno 2026. Un obiettivo ambizioso e sfidante, che servirà davvero a incidere sulla competitività del nostro sistema e che vedrà una crescita importante dell’offerta. Andisu sta mettendo insieme tutti gli associati e gli organismi per il diritto allo studio, in partnership con il Ministero, cercando di coinvolgere le amministrazioni locali per raggiungere, insieme, questo ambizioso obiettivo del Pnrr. Anche per questo motivo, proprio con un occhio rivolto al Mezzogiorno del Paese, abbiamo deciso di svolgere, giorno 1 e 2 luglio prossimo, il Consiglio Nazionale dei 39 organismi italiani per il diritto allo studio a Palermo”.
Durante la visita a Palermo Alessandro Ciro Sciretti è stato ospite della sede nazionale dell’Agenzia di stampa Italpress durante cui ha rilasciato un’intervista il cui è stato posto l’accento sul Diritto allo studio quale valore strategico per il Paese. L’intervento del presidente Andisu è stato ripreso su diversi media nazionali https://www.italpress.com/sciretti-andisu-diritto-allo-studio-valore-strategico-per-il-paese/
L’ERSU di Catania ha ricevuto il 9 maggio scorso la visita del Presidente dell’ANDISU Alessandro Ciro Sciretti. Ad accoglierlo nella sede di via Etnea, il direttore Ing. Salvatore Cantarella, il responsabile dell’UO 1, Dott. Salvatore Marcello Muratore e il Capo Ufficio Stampa, Dott. Giampiero Panvini.
Successivamente, la delegazione ha raggiunto al Monastero dei Benedettini, insieme al Prof. Salvatore Cannizzaro, vice presidente dell’ERSU di Catania, che ha potuto guidare la delegazione in visita al monumento catanese: il Monastero di San Nicolò l’Arena, gioiello del tardo barocco siciliano e complesso benedettino tra i più grandi d’Europa., è un edificio monastico che nasce nel ‘500 e si sviluppa fino ai giorni nostri; oggi patrimonio mondiale dell’Unesco, è un esempio di integrazione architettonica tra le epoche, contraddistinto da molteplici trasformazioni. Sede del DiSUM (dipartimento di Scienze Umanistiche) dell’Università degli Studi di Catania, custodisce al suo interno due domus romane, i chiostri e uno splendido giardino pensile.
Diversi sono stati gli argomenti trattati durante l’incontro in ERSU Catania: soprattutto è emersa la precisa volontà dell’ANDISU e dei vari enti regionali che ne fanno parte, di avere una comune voce per rappresentare al Ministero competente le reali esigenze occorrenti per soddisfare gli studenti universitari italiani. L’Ersu di Catania ha espresso apprezzamento anche per la creazione del gruppo di lavoro nazionale che si occupa della comunicazione Andisu, composta dai responsabili degli uffici Stampa degli enti regionali per il diritto allo studio e dai comunicatori, tra cui il giornalista capo ufficio stampa di Catania, Giampiero Panvini.
Durante l’incontro, il presidente Andisu Alessandro Ciro Sciretti ha posto l’accento sul sistema del diritto allo studio universitario in Italia che ha di fronte sfide molto importanti, con l'obiettivo di rendere più forte il sistema Paese: "Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese che ha il diritto allo studio come diritto costituzionale - ha affermato Sciretti - quindi, il sistema pubblico è portato a garantire questo diritto. Nel contesto europeo siamo sicuramente tra i Paesi più competitivi, ma abbiamo delle sfide estremamente importanti davanti". Concetti che il presidente Sciretti ha ribadito anche in un'intervista video rilasciata in Sicilia all'agenzia nazionale di stampa Italpress https://www.italpress.com/diritto-allo-studio-universitario-sciretti-italia-competitiva-in-ue/
Il Presidente Andisu, Alessandro Ciro Sciretti, il Consiglio di Amministrazione e il Direttore dell'Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario) di Enna si sono incontrati, nei locali di via Mulino a Vento, nella mattina del giorno 7 maggio 2024.
L'atmosfera nella sala riunioni dell'Ente è stata di grande cordialità, ma anche densa di attese e aspettative. Al centro della discussione, le prospettive e le sfide relative al diritto allo studio universitario nella provincia di competenza dell'Ente.
L'incontro era stato preparato dal Direttore dell’Ente con un'agenda dettagliata che includeva punti chiave come le politiche di accesso ai benefici, l'ottimizzazione dei servizi per gli studenti, la valutazione delle borse di studio offerte e la pianificazione di nuove iniziative per migliorare l'esperienza degli studenti universitari.
Il Presidente dell'Ersu ha iniziato l'incontro con una dettagliata presentazione sulle attività dell'Ente, evidenziando i risultati raggiunti e le sfide ancora da affrontare.
Il Consiglio di Amministrazione ha espresso apprezzamento per i risultati conseguiti e ha sollevato alcune questioni chiave per una discussione più approfondita.
Il Presidente Andisu ha assunto un ruolo attivo nella discussione, offrendo suggerimenti basati sull'esperienza nel settore del DSU e della governance. Sciretti , in particolare ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra le varie parti coinvolte per raggiungere gli obiettivi comuni.
Durante l'incontro sono emerse alcune decisioni chiave da prendere per affrontare le sfide identificate e per implementare nuove iniziative.
L'incontro si è concluso con un impegno condiviso a mantenere una comunicazione aperta tra tutte le parti coinvolte, con l'intenzione di un maggiore collegamento per il futuro.
In sintesi, l'incontro tra il Presidente Andisu, il Consiglio di Amministrazione e il Direttore dell'Ersu di Enna è stato un momento cruciale per la collaborazione e la pianificazione strategica al fine di migliorare il supporto allo studio universitario e garantire un'esperienza positiva agli studenti iscritti all'Università Kore di Enna.
Nel pomeriggio del giorno 8 maggio 2024, il Presidente Andisu, Alessandro Ciro Sciretti, ha effettuato una visita istituzionale presso l'Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (Ersu) di Messina.
L'incontro ha rappresentato un'opportunità per rafforzare la collaborazione tra Ersu Messina e Andisu per il supporto e il benessere degli studenti universitari in Sicilia.
L'Ersu di Messina svolge un ruolo cruciale nell'offrire servizi e agevolazioni agli studenti universitari della provincia e promuovere l'accesso all'istruzione superiore.
Durante la visita, il Presidente Sciretti ha incontrato il Presidente dell'Ersu di Messina, Andrea Carmelo D’Aliberti, i membri del CdA, la direttrice, Antonella Costantino, insieme al Prorettore al Diritto allo studio dell’Ateneo Peloritano, Antonino Germanà, per discutere di possibili strategie e iniziative volte a migliorare i servizi offerti agli studenti, favorire l'inclusione sociale e promuovere la cultura dell'equità nell'accesso all'istruzione.
Tra gli obiettivi dell'incontro vi era la condivisione delle best practices, l'individuazione di sinergie per ottimizzare l'utilizzo delle risorse e la definizione di piani concreti per potenziare i servizi a disposizione degli studenti universitari.
Durante la visita sono state affrontate diverse tematiche cruciali per il benessere degli studenti, tra cui l'accesso alla mensa universitaria, le borse di studio, le iniziative per favorire la mobilità internazionale degli studenti, i servizi abitativi e la possibilità di implementare la disponibilità di nuovi posti letto secondo quanto previsto dal Decreto ministeriale n. 481/2024.
Inoltre, è stato discusso il potenziamento delle attività culturali e sportive promosse dall'Ersu e l'introduzione di nuovi servizi volti a supportare la crescita personale e professionale degli studenti.
La visita del Presidente Andisu Alessandro Ciro Sciretti presso l'Ersu di Messina è stata un importante passo avanti nella collaborazione tra gli enti studenteschi siciliani. L'incontro ha evidenziato l'importanza della cooperazione tra le istituzioni per garantire un supporto completo e di qualità agli studenti universitari.
Guardando al futuro, il CdA Ersu Messina auspica che questa visita possa essere il punto di partenza per una collaborazione sempre più stretta e proficua tra l'Andisu e gli Ersu siciliani con l'obiettivo di promuovere l'uguaglianza di accesso all'istruzione e il successo accademico di tutti gli studenti.
Descrivere le residenze universitarie con gli occhi di chi le vive ogni giorno attraverso la lente della fotografia. ADISURC, l'Azienda per il diritto allo studio universitario della Regione Campania, lancia un contest gratuito, rivolto agli studenti degli Atenei, dal nome “Diario delle Residenze: raccontare il luogo”. Per i tre vincitori buoni libro fino a 150 euro.
L’obiettivo è quello di coinvolgere la comunità studentesca e permettere loro di esprimere sensazioni, idee e progettualità legate allo spazio che vivono quotidianamente. Il mezzo scelto è quello della fotografia, un linguaggio fortemente partecipativo ed universale, che permette di dare connotati emotivi e più intensi alle residenze universitarie.
Non un mero luogo di ospitalità, ma uno spazio da vivere per gli studenti fuori sede, a 360°, come occasione di socializzazione e aggregazione.
Ogni studentessa o studente degli Atenei campani può partecipare gratuitamente al contest presentando una sola fotografia in grado di rappresentare momenti di vita quotidiana all’interno delle residenze o dettagli sugli aspetti architettonici e strutturali delle residenze. Le foto possono ritrarre anche delle persone, purché vengano accompagnate dalla liberatoria.
Le fotografie ammesse al concorso sono sia quelle in bianco e nero che quelle a colori e devono essere caricate in formato digitale di tipo .jpg.
Per partecipare basterà compilare il seguente form online: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc4D56rQ9bXHi_ih6ubc3UQoI_W8WUm2_xdF3mOfR6sFfHA9Q/viewform.
Le fotografie potranno essere inviate entro giovedì 13 giugno 2024.
Alla chiusura del contest la Commissione esaminatrice, composta da persone esperte di comunicazione, figure tecniche del settore artistico e culturale, si riunirà per selezionare le migliori opere presentate dagli studenti. I primi tre in classifica verranno premiati con la consegna di buoni libro (da 50 fino ai 150 euro a persona).
Il contest rappresenta una grande occasione per gli studenti universitari permettendo loro non solo di mettere a frutto la propria creatività, ma anche di partecipare attivamente alla descrizione e alla valorizzazione delle residenze universitarie. Inoltre i giovani universitari verranno premiati per la loro originalità con l’opportunità di poter acquistare libri scolastici e non e ampliare il proprio bagaglio culturale.
ADISURC coinvolge i giovani con un’iniziativa artistica e culturale ideata per pensare, insieme, gli spazi comuni e rendere il servizio degli alloggi universitari un’opportunità da vivere pienamente per tutta la comunità studentesca.
Dal 6 maggio le studentesse e gli studenti dell’Università di Matera possono prenotare i pasti della mensa direttamente dal cellulare.
La novità, annunciata dal mese di aprile, è stata introdotta per esprimere sempre più vicinanza agli studenti e alle loro richieste, in un percorso, avviato dall’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Basilicata (ARDSU), per rendere i servizi a disposizione degli alunni universitari, sempre più smart, inclusivi e innovativi.
L’Azienda, che si occupa di garantire nella regione l’accesso e il proseguimento degli studi, ai giovani post diploma, accompagnandoli con l’orientamento e offrendo loro servizi quali la ristorazione e gli alloggi, ha infatti risposto positivamente alla proposta avanzata dal consigliere di nomina studentesca del Cpa Ardsu, Luca Smaldore, che aveva presentato alla governance dell’Azienda un documento di richiesta, firmato da oltre 200 studenti, del polo materano, per chiedere di poter rendere il servizio della mensa disponibile anche su prenotazione online, in modo da assicurare al numero più vasto di persone l’accesso ai pasti, indipendentemente dall’orario di fruizione della mensa.
Dopo l’attivazione del servizio di prenotazione presso la sede universitaria situata a Potenza, al Polo Scientifico di Macchia Saponara, anche l’altra sede lucana, situata in Via Lanera presso l'istituto religioso Sant'Anna di Matera, diventa quindi più smart, accontentando di fatto tutta la comunità studentesca. La prenotazione va fatta collegandosi al sito www.ardsubasilicata.it nell' area riservata allo studente entro le ore 10:30 del mattino.
Il costo del pasto rimane invariato: € 2.00 gli studenti in corso e € 2.50 per quelli fuori corso, che verranno saldati direttamente all’operatore alla cassa.
Sempre nell’ottica di offrire servizi sempre più innovativi e raggiungere una platea sempre più vasta di potenziali beneficiari delle borse di studio (ma non solo), l’Azienda, lo scorso 6 maggio, ha introdotto anche un'ulteriore novità: ARDSU ha aperto e attivato i profili social.
L’ente per il diritto allo studio risponderà quindi anche su Facebook e su Instagram alle domande degli studenti, informandoli, in tempo reale, di eventi e novità attivate presso i poli universitari. Un ulteriore servizio, a disposizione della comunità studentesca, rapido, gratuito e trasparente, utile per condividere anche idee e iniziative future.
Potenza ha ospitato la 55° Seduta del Parlamento Europeo Giovani, accogliendo, in città, più di 130 giovani provenienti da vari paesi UE.
Dopo il successo dell’iniziativa tenutasi nel 2021, la città lucana ha accolto gli studenti, alcuni dei quali hanno preso parte alle simulazioni in lingua inglese del processo decisionale europeo presso il campus di Macchia Romana dell’Università degli Studi della Basilicata in via dell’Ateneo Lucano 10 dal 7 all’11 maggio.
A dare un supporto concreto nell’accoglienza è stata l’Azienda Regionale per il Diritto allo studio nella regione, ARDSU, con agevolazioni e sconti per gli studenti giunti a Potenza da varie parti d’Italia e d’Europa.
L’obiettivo della tre giorni di incontri è stato quello di simulare con i giovani quello che abitualmente accade a Strasburgo e Bruxelles: confrontarsi sul processo decisionale politico e sociale elaborando, divisi per gruppi (come avviene nelle varie Commissioni), soluzioni in base al problema o alla questione che viene loro posta.
Un ottimo strumento di democrazia diretta, attiva e partecipata. Un progetto che pone gli studenti al centro, consapevoli di quello che accade in Unione Europea (avendo la possibilità di viverlo sulla loro pelle) e propositivi sui sistemi di cooperazione da attivare per affrontare alcune tematiche internazionali e le loro sfide. Inoltre, un'occasione per i giovani per confrontarsi, ascoltare le proposte altrui, in un clima di rispetto reciproco e dialogo continuo.
L’evento ha coinvolto infatti gli studenti provenienti delle classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori di tutta Italia. L’iniziativa ha portato nel capoluogo potentino anche giovani provenienti da vari Paesi europei, realizzando lo staff dell’evento, l’Officials’ Team. L’associazione ha deciso di investire sul territorio di Potenza tenendo conto degli ottimi risultati della Sessione Regionale del 2021, con la volontà di sviluppare la collaborazione instaurata con enti pubblici e privati del capoluogo lucano e di stabilire nuove partnership. Inoltre, l’evento rientrava nell’obiettivo di rafforzare la presenza dell’associazione nel Sud Italia, che al momento sta svolgendo la gran parte degli eventi al Nord e al Centro, data la distribuzione geografica dei soci.
L’ente per il diritto allo studio, ARDSU, rispondendo di fatto anche all’appello lanciato e cammino intrapreso concretamente da ANDISU di rendere gli enti e le associazioni sempre più internazionali, nell’ottica di un dialogo condiviso, con l’Europa, sugli strumenti di diritto allo studio, è stata protagonista della Seduta del Parlamento, dando un suo prezioso contributo alla buona riuscita dell’evento.
L’ente, nelle giornate dal 8 al 10 maggio (quando le sedute si sono svolte presso l’Università), ha infatti servito, nella mensa del campus di Potenza, pasti a prezzi agevolati per tutti gli studenti partecipanti alla Seduta. Il primo giorno sono stati erogati 42 pasti a pranzo, il 9 maggio a pranzo 121 pasti e a cena 124 e, l’ultimo giorno, 115 pasti a pranzo e 131 a cena.
L’impegno di ARDSU non si è fermato però qui: l’azienda ha infatti messo a disposizione, gratuitamente, anche i 35 posti letto liberi nelle residenze (che ne conta in totale 110) per permettere a più giovani di giungere e fermarsi in città e partecipare all’evento europeo. I ragazzi hanno infatti potuto godere e vivere a 360° i servizi presenti presso il campus.
L’evento, realizzato da Comune, Università, Consorzio con Unibas, Ardsu, e con il sostegno del Fondo etico di Bcc Basilicata, rientra nel dossier di candidatura di ‘Potenza Città italiana dei Giovani 2024”.
Si è concluso il progetto di ricerca “Salute e sicurezza alimentare - FOR US AN EXP – Food secuRity and sUStainAbility: Nudging and EXPerimental evidence” realizzato nell’anno 2022-2023 presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo con la collaborazione di Erdis Marche e presentato in un incontro lo scorso 15 maggio presso l’Aula Amaranto di Palazzo Battiferri, Urbino.
Un progetto per promuovere e sensibilizzare sulla sostenibilità ambientale e sulle piccole grandi scelte che si possono compiere, fin da studenti, per contribuire a diminuire l’inquinamento globale e abbassare il consumo di risorse, a partire da ciò che si sceglie e consuma a tavola.
Il progetto sperimentale è stato infatti attuato all’interno di due mense universitarie presenti a Urbino e ha coinvolto gli studenti (paganti e non) che usufruivano dei pasti nel corso dell’anno accademico, in particolare nel periodo da dicembre 2022 al 29 giugno 2023. Nello specifico, le mense coinvolte sono state quelle all’interno dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo: “Ristorazione del Duca” e “Ristorazione del Tridente”.
La giornata del 15 maggio ha rappresentato l’occasione per effettuare un confronto fra i ricercatori dell’Università sul metodo attuato, sui risultati ottenuti, sulle riflessioni e sulle applicazioni presenti e future.
Come metodo, infatti, si è optato per quello del “nudging”: una disciplina che spinge gentilmente le persone verso scelte più in linea con i propri valori, tutelando la propria libertà di scelta.
Dopo una fase di pretrattamento, finalizzata al solo monitoraggio dei pasti consumati ed alle pesature dei rifiuti organici, i ricercatori hanno adottato due strategie nell’ambito della metodologia prescelta: la “Far from action”, da un lato, consistente nell’invio di informative dedicate al contrasto allo spreco alimentare, volto a sensibilizzare a distanza i destinatari, e la “Close to action” che prevede l’applicazione del “nudge” informativo sul campo presso la mensa Del Duca, tramite volantini, manifesti e suggerimenti da parte del personale della ristorazione. In questa fase la mensa Tridente è stata impiegata come controllo comparativo.
“Sai che: se lo spreco alimentare fosse un paese, sarebbe il terzo emettitore di gas serra dopo Cina e Stati Uniti?”, questo il nudge informativo (messaggio) principale che ha fatto da filo conduttore per tutto l’esperimento.
Al termine dell’applicazione delle strategie, si è ristabilita la situazione preesistente, continuando a monitorare i pasti e le pesature dei rifiuti organici.
Tale iniziativa ha, di fatto, cercato di orientare il comportamento dei soggetti che usufruiscono dei servizi offerti dalle due mense verso un consumo alimentare consapevole.
Nella mattinata di mercoledì 15 maggio è stato presentato il progetto e la metodologia utilizzata, trattando poi alcuni aspetti legati all’etica (in particolare nel corso dell’intervento del Dottor Stefano Calboli che ha posto l’accento proprio sull’etica del nudge). A intervenire anche il Dott. Giovanni Pozzari, Direttore Generale di Erdis Marche, l’ente che ha contribuito a rendere possibile questo esperimento. Dopo una panoramica dei servizi erogati, il suo intervento si è incentrato sulla grande affluenza di utenti (studenti e non) che ogni anno caratterizza il servizio ristorativo a gestione diretta e indiretta in tutto il territorio marchigiano. "Al 31 dicembre 2023 – ha sottolineato il Direttore – le mense ERDIS hanno erogato più di 950 mila pasti, più di 1/3 dei quali solo ad Urbino, dove è stato appunto condotto il progetto sperimentale. Di fronte a questi numeri siamo ben consapevoli che la tematica dello spreco alimentare non può e non deve essere trascurata. Ogni iniziativa al riguardo è accolta con serietà dall’ente e dal personale della ristorazione, che si è mostrato sensibile sul punto ed ha contribuito attivamente all’applicazione efficace della metodologia individuata dai ricercatori".
La giornata di confronto è stata anche l’occasione per far luce su importanti iniziative sul tema sostenibilità alimentare e ambientale, anche di rilievo nazionale, come quella organizzata il 17 maggio a Firenze da ANDISU in collaborazione con il DSU Toscana.
Nel pomeriggio è stato illustrato quello che il gruppo di ricerca ha realizzato all’interno delle due mense di Urbino, analizzando i risultati dell’esperimento.
Da una prima lettura dei dati è possibile evidenziare una effettiva riduzione del consumo di pasti completi nel periodo di applicazione della strategia “Close to action” presso la Mensa del Duca. Al tempo stesso l’analisi sembra suggerire una sorta di “effetto apprendimento” per la mensa trattata, ossia il permanere di una condotta anti-spreco proprio laddove è stato somministrato il nudge informativo, a differenza della mensa Tridente in cui non è stata applicata la strategia close to action. Presto verranno pubblicati dall’Ateneo i dati elaborati dai ricercatori, che consentiranno di avere un riscontro oggettivo sulla buona riuscita dell’esperimento.
Fondamentale il supporto anche da parte degli studenti che si sono resi disponibili a partecipare al progetto. Prima di concludere l’incontro c’è stato un confronto, moderato dalle Dott.sse Chiara Lodi ed Elena Viganò, entrambe dell’ Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, tra i partecipanti.
L’attenzione di ERDIS Marche, preme da ultimo sottolineare, è costantemente rivolta anche al benessere alimentare di tutti i frequentatori del servizio ristorativo. Per questo all’inizio del 2024 ha stipulato un’apposita convenzione con l’Università degli Studi di Camerino per promuovere e diffondere l’educazione alimentare.
L’iniziativa, dal titolo “Benessere dello studente attraverso il cibo” mira, tra le altre cose, allo studio preliminare e alla predisposizione di menù stagionali, tenendo in considerazione l’equilibrio nutrizionale, la composizione organolettica, la stagionalità, le esigenze dietetiche e i CAM (Criteri Ambientali Minimi).
L’attività di ricerca sarà affiancata anche da incontri volti a sensibilizzare le studentesse e gli studenti degli Atenei marchigiani.
Anche alla luce dei risultati di questi progetti, l’Ente regionale valuterà l’attivazione di ulteriori collaborazioni per individuare i migliori rimedi nella lotta allo spreco alimentare, per una ristorazione universitaria più sostenibile.
Inclusività a partire dalla ristorazione e dalle scelte alimentari da condividere fra gli studenti, per garantire loro un pieno benessere. L’Ersu di Cagliari ha aderito alla settimana Nazionale della Celiachia, un evento di divulgazione e sensibilizzazione sulla dieta senza glutine che dal 2015 si pone l’obiettivo di diffondere una corretta informazione su una patologia che in Italia riguarda circa 600.000 persone di cui quasi 400.000 non ancora diagnosticate. L’iniziativa è quindi approdata anche all’interno della ristorazione universitaria, dove chi gestisce il servizio già da tempo propone regolarmente anche menù gluten free nel rispetto delle esigenze alimentari e di salute di tutti i beneficiari del servizio.
Venerdì 17 Maggio, presso la mensa universitaria di piazza Michelangelo a Cagliari, è stato servito sia per il pranzo che per la cena un menù completamente senza glutine. L’iniziativa ha riscontrato il pieno gradimento di studenti e studentesse: nel corso della giornata sono stati erogati 841 pasti (530 a pranzo e 311 a cena).
L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di diffondere la conoscenza della celiachia e della dieta senza glutine anche agli altri studenti, per sensibilizzare nell’accettazione delle differenze: una società più inclusiva è una società migliore per tutti e condividere le buone pratiche alimentari fin da giovani permette una maggiore consapevolezza anche da adulti.
A tal proposito il Presidente di Ersu Cagliari, Cosimo Ghiani, ha commentato così l’iniziativa: “Soddisfare le importanti esigenze che riguardano anche solo pochi studenti è un punto fermo dell'Ersu di Cagliari che, in questo modo, persegue l'obiettivo di non trascurare nessuno ed avere sempre presenti le esigenze di tutte le studentesse e studenti”.
Un’iniziativa che non si ferma a una giornata spot, il Presidente infatti precisa: “Con i lavori di ammodernamento delle mese di Ersu Cagliari che volgono alla conclusione questo principio verrà confermato, infatti saranno previste anche in queste strutture le linee separate di produzione dei pasti per celiaci".
Presso le mense universitarie dell’Ente e con il servizio delivery sono infatti sempre a disposizione le pietanze senza glutine, in qualsiasi momento dell’anno.
Sono oltre 100 i comuni italiani che hanno aderito alla Settimana della Celiachia attraverso il progetto curato dall’Associazione Italiana Celiachia “Tutti a tavola, tutti insieme” con l’obiettivo di promuovere la conoscenza della celiachia e della dieta senza glutine. Nove giorni per dire basta alle fake news e ai falsi miti su una malattia che in Italia interessa oltre mezzo milione di persone, una persona ogni 100.
Oltre alle mense scolastiche, anche la mensa dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, grazie alla collaborazione e all’invito dell’AIC Calabria, ha aderito alla Giornata della celiachia organizzando una iniziativa di sensibilizzazione svoltasi martedì 14 maggio.
In occasione della Giornata sulla Celiachia, promossa da Fondazione UMG, Scamar s.r.l. e AIC Calabria, sono stati serviti menù pizza senza glutine preparati dal pizzaiolo Antonio Mazza e tanti piatti di rosticceria senza glutine a cura della chef Antonella Torcasio.
“Siamo felici di aver preso parte a questa lodevole iniziativa – ha affermato il presidente di Fondazione Università Magna Graecia Geremia Romano – per l’impatto in termini di sensibilizzazione che speriamo possa avere avuto sull’intera comunità accademica. La nostra mensa universitaria – ha sottolineato il presidente Romano – non è intesa solo come spazio ristorativo ma come luogo di ritrovo, riflessione e inclusione”.
La Giornata della Celiachia ha rappresentato un’occasione preziosa per sensibilizzare e informare la comunità grazie a materiale divulgativo creato appositamente per l’iniziativa e messo a disposizione da AiC che, dal 1979, tutela i diritti dei pazienti celiaci e delle loro famiglie.