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Newsletter di giovedì 01 febbraio 2024
Sommario
Sciretti: “Il Presidente Mattarella un faro per il mondo del diritto allo studio”

La dichiarazione del presidente ANDISU in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell'Università del Piemonte Orientale 

“La Generazione Z rappresenta una speranza per il futuro del Paese. Alle Università il compito di rendere i giovani protagonisti”. A dirlo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’inaugurazione dell'anno accademico dell’Università del Piemonte Orientale, tenutasi lo scorso 16 gennaio a Vercelli, che ha posto l’accento sull’importanza delle politiche istituzionali e formative per garantire il diritto allo studio.

Venticinque anni per l’Ateneo che vanta però una storia e una tradizione che risale addirittura al Medioevo: alla celebrazione svoltasi al Teatro Civico di Vercelli di fronte al Capo di Stato, Sergio Mattarella, al ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini e al ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, era presente anche il mondo degli enti per il diritto allo studio universitario con il presidente di ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti.

Momento centrale della cerimonia il conferimento del titolo di Dottoressa honoris causa in Medicina e Chirurgia a Mariella Enoc (ex presidente dell’Ospedale Bambin Gesù). La Dottoressa durante il suo discorso ha lanciato un appello in favore degli investimenti nella sanità pubblica e in particolare per la cura dei disturbi mentali e dei disturbi alimentari.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo saluto si è soffermato sul tema dello sviluppo e della crescita delle nuove generazioni: “Il Rettore ha parlato del disorientamento delle nuove generazioni. A volte si dice che la generazione Z sia inerte e rinunciataria: per me sono dichiarazioni difformi dalla realtà. Penso che la generazione Z sia un motivo di speranza per il nostro paese e il disorientamento sia responsabilità di noi adulti. Le università hanno, quindi, un ruolo fondamentale per trasmettere cultura e sapienza e per rendere i giovani protagonisti e padroni della conoscenza per il futuro. La dottoressa Enoc, alla quale è stata conferita la laurea honoris causa, ci ha detto di aver vissuto la vita nel segno della ordinarietà. Vorrei tradurre questa espressione di quella straordinaria ordinarietà di impegno che fa crescere, fa avanzare costantemente la civiltà umana”.

La cerimonia è stata l’occasione per confrontarsi sulle sfide del mondo del diritto allo studio, impegno che riguarda tutte le Università italiane e le istituzioni governative responsabili di investimenti.

La ministra dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, che ha fatto un bilancio sul lavoro svolto e sugli impegni da portare avanti: "L’Italia ha bisogno di investire nella ricerca e nello sviluppo. Serve un lavoro di squadra. In questi anni per l’Università molto è stato fatto e dobbiamo esserne orgogliosi. Grazie anche alle eccezionali risorse dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e di un Fondo per il finanziamento ordinario  - quest’anno particolarmente cospicuo - stiamo cercando di sanare numerosi gap che il sistema universitario ha accumulato, sia sotto il profilo infrastrutturale che dell'offerta formativa. Ma non basta, dobbiamo fare di più. È questa la nostra responsabilità: le risorse straordinarie ci consentono di accelerare i processi, ma vanno indirizzate lungo una direttrice che vada oltre la meta del 2026”.

"Per costruire l'Italia del domani - ha continuato la ministra - ci aspettano molte sfide. Dalla lotta alle malattie rare, al cambiamento climatico, dalla transizione energetica, dalle nuove tecnologie digitali, all'Intelligenza artificiale, ai big data, alla cybersecurity: solo l'Università può dare delle risposte. Il Ministero sta lavorando sulla riforma del sistema universitario per garantire anche un aggiornamento della didattica e per superare alcuni limiti".

L’onorevole Bernini ha sottolineato, infine, l’importanza e le sfide legate a garantire un pieno diritto allo studio: “Il diritto allo studio per noi è un diritto e un dovere, come ha richiamato il Presidente Mattarella. Garantire il diritto allo studio vuol dire innanzitutto dare la certezza, a chi non ha mezzi economici, a chi ha meno opportunità con borse di studio, con alloggio se fuori sede, con rette agevolate, con sgravi fiscali, ma vuol dire anche riconoscere le qualità di chi più si impegna. Se la nostra bussola sarà il merito possiamo guardare con fiducia, con serenità, ottimismo, al nuovo mondo che ci aspetta".

A prendere la parola è stato poi il rettore dell'Università del Piemonte Orientale, Gian Carlo Avanzi: "Noi studiosi e docenti svolgiamo il mestiere più bello del mondo, che rappresenta anche un formidabile punto di osservazione sulle future generazioni. Stiamo constatando che le nostre e i nostri giovani si stanno un po' disorientando, smarrendo".

Il rettore Avanzi ha fatto riferimento anche al recente rapporto del Censis e ha sottolineato che "il mutamento di percezione della società ci convince che bisogna, più che mai, scommettere sulle giovani generazioni e contrapporre al loro senso di smarrimento un forte riferimento di "patria culturale", come quello offerto dall'Università: che trasformi le paure in sforzi raziocinanti di comprensione dei fenomeni e confronto per favorire la ricerca condivisa di soluzioni praticabili".

Il rettore ha, quindi, posto l’attenzione anche sulle motivazioni, anche socio economiche, che sono dietro la scelta di non proseguire con lo studio, ricordando l’impegno portato avanti, anche con gli enti del diritto allo studio, per offrire soluzioni concrete.

"In questi 25 anni abbiamo investito molto per erogare servizi nuovi e costruire nuove residenze, grazie anche al lavoro con altri enti. Nonostante questi sforzi rimangono molti gli studenti che decidono di emigrare all’estero piuttosto che rimanere a studiare in Italia. L’Europa ha dato fiducia al nostro Paese dando contributi importanti. Bisogna, invece, insegnare che le paure vanno affrontate con slancio e determinazione, guardando alle opportunità che anche le nuove tecnologie ci aiutano a realizzare, se utilizzate con ragionevolezza. Solo così potremo contribuire a far crescere una nuova generazione di persone portatrici di ottimismo, capaci di vivere bene insieme, di partecipare alla vita civile con rispetto delle diversità e della parità di genere, capaci di donare sé stesse, di ascoltare chi è bisognoso e di prendersi cura di chi invecchia".

Il commento di Alessandro Ciro Sciretti, presidente nazionale ANDISU 

All’evento presente anche il presidente di ANDISU Alessandro Ciro Sciretti che in Piemonte è il presidente di EDISU che ha così commentato: “Desidero ricordare, in particolare alla comunità studentesca - e segnatamente alle migliaia di studenti universitari che, in Italia, studiano nelle università, nelle accademie di belle arti e nei conservatori di musica godendo dei benefici economici e dei servizi che lo Stato garantisce attraverso gli organismi per il diritto allo studio - come il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sin dal suo primo mandato presidenziale nel 2015 abbia posto con passione l’accento sui temi del diritto allo studio universitario. E come durante tutto il mandato il presidente Mattarella abbia costantemente rappresentato un faro per la navigazione della politica italiana e delle istituzioni del settore nelle acque del diritto allo studio. Anche nel discorso di fine anno 2023, il Presidente Mattarella ha voluto richiamare - ancora una volta - la politica e tutte le istituzioni competenti a fare del proprio meglio per garantire ai giovani il diritto allo studio universitario. Come uomini delle istituzioni impegnati nel settore del diritto allo studio universitario siamo perciò grati al Capo dello Stato, per l’incoraggiamento continuo allo svolgimento della missione in favore dei giovani e per il futuro del Paese, perché il loro diritto allo studio, oltre a essere espressione di libertà e di eguaglianza, coincide con il diritto al futuro: garanzia di una prospettiva di vita, di realizzazione, di un futuro migliore per tutti.” 

Ad accompagnare l’intero evento il Coro dell’Università del Piemonte Orientale che ha accompagnato i momenti più salienti della manifestazione.

 

Truffe sulle borse di studio universitarie, ANDISU prende posizione

Sugli esiti degli accertamenti scattati dopo le segnalazioni di Er.go, l’ente per il diritto allo studio universitario in Emilia Romagna, a seguito dei controlli a campione sugli anni dal 2018 al 2021, svolti dallo stesso ente su circa 25mila domande ricevute per l'ottenere una borsa di studio, l’intervento di Alessandro Ciro Sciretti, presidente nazionale di ANDISU, l’organismo cui aderiscono gli enti per il diritto allo studio universitario in Italia.

Secondo quanto appreso dagli organi di stampa la Guardia di finanza di Bologna, coordinata dalla Procura, ha individuato un sistema fraudolento che ha consentito, a oltre 300 studenti stranieri delle Università dell'Emilia-Romagna, di ottenere l'indebita assegnazione di borse di studio per un importo complessivo di circa un milione di euro.

La dichiarazione di Alessandro Ciro Sciretti, presidente nazionale ANDISU

“Apprendo con soddisfazione gli esiti dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Bologna, cui vanno i miei complimenti, per aver svelato la truffa ai danni di Er.Go da parte di studenti che avrebbero falsificato i requisiti per accedere alle borse di studio. Negli ultimi anni i nostri enti riscontrano un numero crescente di richieste, di fronte alle quali è necessario poter garantire le risorse a chi veramente è meritevole e privo di mezzi. Particolarmente delicato in questo senso è il tema degli studenti extra-Ue per i quali è necessario pensare a controlli più puntuali che permettano, nonostante le diversità normative e burocratiche dei loro paesi di origine, di accertare l’effettivo diritto ad accedere ai servizi del diritto allo studio”.

 

Green Food Week, nelle mense universitarie arriva la giornata meatless con la ristorazione a basso impatto ambientale

L'iniziativa di Foodinsider promossa da ANDISU

L’inquinamento ambientale del nostro pianeta è causato anche da ciò che mangiamo. Educare le giovani generazioni a un'alimentazione ecosostenibile diventa un compito etico e morale, oltre che un obbligo ambientale. Anche per questo motivo ANDISU sostiene, anche quest’anno, la Green Food Week, attraverso gli organismi dsu che promuovono l’iniziativa di Foodinsider, con il patrocinio di RUS (la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), con l'obiettivo di valorizzare e diffondere l’alimentazione a basso impatto ambientale all’interno delle mense universitarie, per ridurre il consumo di acqua e di suolo, recependo le richieste della comunità scientifica internazionale.

Da lunedì 5 febbraio e fino a venerdì 9 febbraio 2024, nei centri di ristorazione aderenti verranno serviti piatti e pietanze meno inquinanti per l’ambiente, con menu ideati e promossi con consapevolezza e attenzione al rispetto dell’ecosistema. Hanno comunicato l’adesione: Adisu Umbria, Edisu Piemonte, Erdis Marche, Er.Go Emilia Romagna, Ersu Cagliari, Ersu Palermo, Esu Padova, Esu Verona e il Politecnico di Milano.

Durante la Green Food Week nelle mense vengono proposte soprattutto ricette a base di legumi e verdura, privilegiando ingredienti biologici locali e cereali alternativi, come il miglio o i grani antichi.  Giovedì 8 febbraio sarà, in particolare, la giornata meatless, senza carne e pesce nel menu, per ridurre ulteriormente la pressione sull’ecosistema. Si lavora per la qualità, per la consapevolezza del valore dei piatti a basso impatto ambientale, ma anche sul ruolo degli addetti alla ristorazione quali portatori di valori che possono contribuire a cambiare il consumo facendo bene al pianeta Terra. Con l’adesione alla GFW si intende anche contribuire a combattere lo spreco alimentare: recuperando il cibo ancora edibile, cioè quello avanzato ma non servito, in un’ottica di economia circolare. 

All’edizione dell’anno 2023 avevano partecipato più di 150 Comuni e gli organismi per il diritto allo studio universitario di 22 università, distribuendo nella giornata meatless 500mila pasti a più basso impatto ambientale.

 

Just The Woman I am, in corsa per dire no al cancro

Obiettivo dell’evento raccogliere i fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro. All’iniziativa che si svolgerà a Torino si potrà però partecipare da tutta l’Italia

Torna a marzo Just The Woman I am, la corsa-camminata di 5 km che raccoglie fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro. L’evento - che si terrà domenica 3 marzo a Torino - è organizzato dal CUS Torino e in collaborazione con Università degli Studi e il Politecnico di Torino. Ma si può aderire all’evento non solo partecipando in presenza (in questo caso la quota di partecipazione è a offerta libera a partire dai 20 euro e nella quota è compresa la t-shirt dell’evento, la pettorale per la corsa, la welcome bag e l’attestato di partecipazione) ma anche in modalità virtual scegliendo il luogo di svolgimento e il percorso di 5 chilometri preferito e condividendo l’esperienza personale sul sito e sui social dell’evento.

ANDISU, per il terzo anno consecutivo, aderisce, coinvolgendo quindi i vari enti dsu: nel l’edizione 2023 Edisu Piemonte aveva partecipato con cento studenti e 50 avevano corso per DSU Toscana.

Inoltre, dal giorno 1 marzo al 3 marzo ci sarà il Villaggio della Prevenzione e del Benessere che offrirà visite gratuite, consulti, convegni e webinar divulgativi. Uno spazio fisico e digitale di promozione gratuita per le associazioni no-profit, un’occasione di incontro, di dialogo e di festa tra il mondo accademico, l’eccellenza sanitaria italiana, i cittadini e le scuole.

Un evento per sottolineare l’importanza dello sport e e del corretto stile di vita, ma anche l’occasione per socializzare e mettere in rete persone, associazioni e comitati.

La scelta di tenere l’evento nel mese di marzo non casuale: marzo è non solo il mese della prevenzione, ma anche il mese delle donne, in particolare con la ricorrenza dell’8 marzo. La corsa ha, quindi, l’obiettivo di sensibilizzare anche sul tema della parità di genere e sul rispetto per le donne, mettendo in rete occasioni di socialità e buone opportunità.

EDISU Piemonte offre alle studentesse e agli studenti la possibilità di aderire alla corsa in maniera agevolata: il costo è solo di 5 euro, invece che 20 euro. L’iscrizione potrà avvenire compilando il form presente al seguente link: https://forms.gle/NyBAotU5imB34Tpv7

In alternativa le iscrizioni sono aperte - sia come singoli individui sia come gruppi - attraverso il link https://jtwia.org/iscrizioni/.