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Newsletter di mercoledì 15 febbraio 2023
Sommario

Inaugurato lo spazio che offrirà supporto psicologico e normativo in via Columbia 1. Pontillo, DiSCo Lazio: “Diffondiamo la cultura della parità di genere”

Un centro antiviolenza aperto all’Università di Tor Vergata e a disposizione per tutte le donne richiedenti aiuto.

A inizio febbraio è stato inaugurato il quinto luogo dedicato all’ascolto e al supporto di donne vittime di violenza (fisica e psicologica) o di discriminazioni presso le Università del Lazio.

Uno spazio dove trovare professionisti in grado di aiutare nel percorso psicologico, ma anche in grado di fornire assistenza legale e orientamento all’autonomia e indipendenza.

Il centro è situato in via Columbia 1 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. La struttura di Tor Vergata è la quinta a essere stata aperta dopo gli spazi inaugurati presso i dipartimenti di Roma Tre, La Sapienza, Tuscia, Cassino e Lazio Meridionale.

L’iniziativa è il frutto dell’accordo fra la Regione e gli Atenei del Lazio con il supporto tecnico di DiSCo Lazio, l’ente regionale per il diritto allo studio.  Nello specifico i centri sono nati dalla stretta collaborazione fra l’Assessorato all’Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo e alle Pari Opportunità e l’Assessorato allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca,  Start-Up e Innovazione della Regione Lazio, insieme a DiSCo Lazio.

Una sinergia condivisa con l’obiettivo di dotare anche le Università di un luogo dove poter portare avanti un percorso terapeutico basato sull’ascolto, sul supporto concreto e attivo a 360°. Non solo assistenza psicologica, ma anche orientamento all’iter normativo oltre a un aiuto per l’accesso al patrocinio gratuito.

Molte donne vittime di violenza non hanno la possibilità economica per sfuggire da alcune dinamiche disfunzionali talvolta presenti in famiglia. Nel centro antiviolenza le operatrici offriranno quindi alle persone che ne faranno richiesta anche un orientamento all’autonomia abitativa attraverso convenzioni e protocolli con enti locali e agenzie oltre ad assicurare i necessari collegamenti con le Case rifugio e gli altri Centri antiviolenza esistenti sul territorio e con le istituzioni presenti sul territorio (servizi sociali, tribunali ecc. ASL, scuole, ecc.).

Un supporto completo, ma anche attività di prevenzione: presso la struttura di via Columbia verranno realizzati eventi, iniziative e dibattiti, anche di carattere scientifico ed interdisciplinare, per sensibilizzare tutti i cittadini, donne e uomini, al contrasto attivo della violenza contro le donne al primo emergere dei fattori indicativi dell’insorgenza del fenomeno.

Come sottolineato dal Dott. Alessio Pontillo, Presidente di DiSCo Lazio: “La violenza sulle donne resta, purtroppo, un fenomeno molto diffuso anche e soprattutto fra le più giovani. Per questo riteniamo fondamentale guidare, educare e orientare le studentesse e gli studenti a una maggiore consapevolezza. Il centro si inserisce in questo contesto e con questo  preciso obiettivo: non solo supportare chi è vittima di aggressioni, ma anche e soprattutto prevenire le azioni di violenza e di discriminazione diffondendo la cultura della legalità e della parità di genere”.

Il centro è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 16 (con eccezione per il giovedì, quando il centro resta aperto fino alle 17) ma a disposizione c’è un numero di telefono con un servizio di supporto h24. Le persone con difficoltà possono quindi contattare il 3478547714 per avere immediata assistenza.

Il diritto allo studio non può non essere accompagnato dagli altri fondamentali diritti della persona: il primo resta sempre quello della libertà.

Tre residenze inaugurate nel mese di febbraio dall’ente regionale di diritto allo studio

Più di cento nuovi posti letto a disposizione per gli universitari di Padova per rispondere alla domanda, sempre più crescente, di alloggio fra i più giovani che studiano in città.

Esu di Padova, ente regionale per il diritto allo studio, rende disponibili tre nuove residenze che in queste settimane hanno iniziato (e inizieranno) a popolarsi sulla base della graduatoria del Concorso alloggi 2022- 2023.

A dare un'ulteriore spinta alla possibilità di aumentare i posti letto che Esu mette a disposizione è stato il PNRR. Il finanziamento è stato ufficializzato con decreto ministeriale 1246 del 28 novembre 2022 e, come da previsione del bando, può essere destinato per coprire una quota parte, fino al 75% dei costi di locazione.

Un supporto per ripensare le città universitarie partendo da quella che è una delle esigenze più sentite: quella di garantire, a chi vuole proseguire il percorso di studi, un alloggio dove dormire e studiare.

 

Inaugurata residenza in via Gattamelata

La prima residenza ad essere stata inaugurata è la residenza “Gattamelata”. Lo scorso 1 febbraio la struttura presente in via Gattamelata 29 ha aperto le porte ai primi 20 studenti che si sono aggiudicati la borsa di studio. L’edificio, fino a un anno fa, ospitava un albergo trasformato in una struttura ricettiva per i giovani che hanno fatto domanda di alloggio.

In questo modo Esu Padova risponde a due fondamentali bisogni: il primo, quello di far fronte alla domanda sempre più crescente di richiesta di alloggio tra gli studenti che non possono sostenere i costi di un affitto o di un muto in città; il secondo, quello di valorizzare gli edifici e le strutture in disuso rendendole luoghi di aggregazione e socializzazione.

La residenza in via di Gattamelata è dotata di 27 stanze di cui 14 singole e 13 doppie, per un totale di 40 posti letto. È presente anche uno spazio comune dedicato allo studio e una cucina.

125 nuovi posti letto

Ma non è l’unica residenza che verrà inaugurata nel mese di febbraio.

La residenza San Raffaele, presso la sede distaccata di Vicenza, sarà inaugurata il 27 febbraio. L’edificio si trova in viale Dieci Giugno 10 ed è vicino alla facoltà di agraria e ingegneria. A Padova invece sarà inaugurata la residenza Minio il 28 febbraio. La struttura, in via Tiziano Minio 38, è costituita da appartamenti con 2 stanze doppie con bagno e cucina condivise.

In totale verranno garantiti 125 nuovi posti letto. Un significativo supporto per tutelare, sostanzialmente, il diritto allo studio a una platea sempre più alta di ragazze e ragazzi.

I criteri scelti per l'individuazione delle strutture, oltre alla vicinanza alle sedi dei corsi di laurea, rispondono all'esigenza di garantire la pressoché immediata attivazione di posti letto. Quindi è stata assegnata priorità, da parte di Esu Padova, alle proposte di privati che disponevano di strutture già pronte o necessitavano di interventi minimali. Per questo motivo Esu Padova ha siglato dei contratti di locazione a lungo termine per poter rispondere in maniera efficace a una delle esigenze maggiormente sentite dagli studenti.

 

Pnrr, strumento indispensabile di sostegno

Come sottolineato dal Presidente di Esu Padova, Giuseppe Maschera: "Le risorse del PNRR costituiscono uno strumento indispensabile per sostenere il servizio abitativo universitario, senza le quali difficilmente saremmo riusciti a dare risposte all'aumento esponenziale delle richieste di posto letto nel post covid”.

Gli enti di diritto allo studio svolgono il ruolo fondamentale di sostenere e rispondere alle richieste avanzate dagli studenti interfacciandosi con le disponibilità della società con l’obiettivo di contrastare l’abbandono agli studi e rendere il percorso di formazione accessibile a una platea di persone sempre più ampia. Maschera ha lanciato quindi un appello: “Mi auguro che il legislatore faccia sempre salvo il ruolo essenziale degli enti per il diritto allo studio universitario, che garantiscono un supporto agli studenti capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, nel momento in cui mette sullo stesso piano la finanziabilità delle strutture pubbliche e di quelle private. Un ottimo segnale sarebbe quello di garantire alle strutture pubbliche anche un sostegno a copertura dei costi di gestione, innanzitutto delle utenze."